MANIFESTO APPELLO PER ELUANA ENGLARO
Sostenuti dal diritto alla libertà di scelta personale sulle cure e sulle decisioni in campo medico sancito dall'art. 32 della Costituzione Italiana, dall'art. 3 della Carta dei Diritti Fondamentali della Unione Europea e dalla Convenzione di Oviedo;
Forti della convinzione che, in questa fase della storia della nostra Repubblica, questo diritto, che dovrebbe essere intangibile e di naturale e ovvia applicazione, incontra, attraverso un'opera continua di delegittimazione e negazione, grandi difficoltà nella sua normale pratica attuazione;
Sconcertati dall'evidenza che siano proprio le istituzioni, che prima di tutti dovrebbero tutelarne il rispetto a livello giuridico, l'attuazione in ambiente medico e fornire gli strumenti per dispiegarne al meglio le loro funzioni a livello legislativo, a limitare, se non a ostacolare il godimento di tale diritto fondamentale;
Noi promotori del presente Manifesto ci impegniamo a mobilitare e sollecitare le forze politiche e culturali disponibili per
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fare in modo che cessi il persistere dell'inadeguatezza, della latitanza e dell'ostruzionismo da parte delle istituzioni preposte all'attuazione, alla tutela e al rispetto di questo diritto fondamentale volto alla difesa della dignità ed integrità della persona;
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agire affinché la discussione sullo strumento della dichiarazione anticipata di volontà in ambito sanitario e della nomina di un rappresentante, in caso di incapacità, (conosciuto come Testamento Biologico) riprenda il suo iter in Parlamento e, finalmente, metta a disposizione delle persone questo fondamentale strumento, oltre a quello del consenso informato, a tutela della volontà e della libertà di scelta di tutte le persone.
A tale scopo affermiamo di voler sostenere la richiesta della famiglia di Eluana Englaro affinché il diritto di libera scelta, chiaramente e palesemente da lei espresso quando era nel pieno possesso delle sue facoltà, sia rispettato.
Di conseguenza ci impegniamo a
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mantenere viva l'attenzione dell'opinione pubblica sulla vicenda di Eluana e di tutti coloro che, come Eluana, sono vittime di decisioni imposte e non volute;
- denunciare pubblicamente l'inaccettabile discriminazione cui è sottoposta Eluana per effetto della sua incapacità a pronunciarsi.
Sollecitiamo l' adesione a questo Manifesto da parte di tutti coloro che hanno a cuore la vicenda di Eluana e, più in generale, il diritto all'autodeterminazione nel campo delle cure e della salute, componente essenziale del diritto alla libertà e alla dignità.
I Promotori
Gilberto Corbellini |
(Ordinario di Storia della Medicina e Bioetica Università La Sapienza Roma, Membro del Comitato Nazionale di Bioetica) |
Valerio Pocar |
(Ordinario Sociologia del Diritto-Docente di Bioetica Università Milano Bicocca) |
Chiara Lalli |
(Docente di Logica e Filosofia della Scienza presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università "La Sapienza" di Roma) |
Maurizio Mori |
(Coordinatore Sezione Bioetica Centro Studi Politeia Milano, Docente di Bioetica all''Università di Pisa) |
Demetrio Neri |
(Docente di Bioetica presso l’’Università degli Studi di Messina) |
Lucia Codurelli |
(Parlamentare DS-PD Membro Commisione Lavoro dellaCamera dei Deputati) |
Marco Cappato |
(Eurodeputato Radicale - Segretario Associazione LucaCoscioni) |
Mina Welby
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(Vedova di Piero Welby)
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Maria Antonietta Farina Coscioni |
(Presidente dell'Associazione Luca Coscioni, vedova di Luca Coscioni) |
Silvio Viale |
(Medico, membro del direttivo di Exit Italia, membro del Consiglio Generale dell'Associazione Luca Coscioni) |
Irene Riva |
(Consigliere Provinciale di Lecco DS-PD con delega alle PariOpportunità) |
Alberto Anghileri |
(Segretario Generale CGIL Lecco) |
Virgilio Meschi |
(Medico pediatra, Coordinatore Cellula Coscioni Lecco) |
Sergio De Muro |
(Commerciante, Coordinatore Cellula Coscioni Lecco) |
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